NAUTILUS Dubliners Verona

Il Dubliners è un pub di eccellenza a Villafranca di Verona, tappa obbligata per chi ama la buona birra e la musica.
L’amico Simone ,personaggio eclettico ed istrionico nonché gran professionista del settore mi ha consultato per creare una scenografia di impatto nella parte inferiore del suo locale che ospita un cucinotto e pochi tavoli per festicciole private ormai in decadenza e in disuso ,in netto contrasto con l’eleganza in stile Guinnes del piano superiore.

La sala a cui si accede attraverso un paio di rampe,si presentava piuttosto buia,con numerose tubazioni di vario genere tipo scantinato e alcuni graffiti sui muri che tutto sommato davano un tocco di allegria in un contesto abbastanza claustrofobico. L’idea del mio amico/committente era di mascherare tutte le tubazioni a soffitto e i muri perimetrali, pensando in prima battuta ,a una caverna sotterranea.

Effettivamente non era malvagia come soluzione,se non fosse che ,dopo un’attenta analisi dei costi , dispendio di energie e lavoro molto invasivo che necessitava di un cantiere vero e proprio ,tutti quei tubi e condutture di aerazione mi hanno fatto pensare più a una sala macchine che a una caverna…

Ecco: il NAUTILUS!
Perché abbassare ulteriormente il soffitto per mascherare con scarsi risultati tutti i tubi e i condotti di aerazione che tra l’altro è buona norma rendere ispezionabili?
Il riuso dei servizi esistenti
Ho proposto l’idea a Simone che da subito è parso entusiasta, tra l’altro non essendo la struttura di sua proprietà, avrebbe dovuto intaccare seriamente e quasi in maniera irreversibile i muri con strutture metalliche portanti, saldature e tonnellate di materiale cementizio per creare la sua grotta.

Così il groviglio di impianti avrebbe giocato a nostro favore non solo,ne avremmo aggiunti degli altri con decine di manometri , volani di chiusura e tutto ciò che poteva adattarsi comprando o rovistando tra i residui e rottami del mio laboratorio.
Un decadente ma elegante e luminoso arredamento SteamPunk ispirato al romanzo di Jules Verne.

Come in questi casi , la fantasia dilaga e per rendere più luminoso l’ambiente, ho pensato che vedere il mare dall’interno del Nautilus sarebbe stato incredibile, perciò ho realizzato degli oblò…
Ma il mare?
Il mare è stato ripreso con tre telecamere subacquee,due laterali e una frontale simulando il percorso sottomarino del nostro Nautilus .
Realizzato il video è stato adattato per 6 monitor LCD da 32″ laterali dx e sx e uno da 70″ frontale a loro volta inseriti all’interno di oblò riprodotti con stampo in silicone partendo da uno originale in ottone ,mentre quello frontale che simula la prua integrato in un pezzo a raggiera sulla base dei bozzetti fantastici della mia amica Francesca Fravolini che ha saputo cogliere le indicazioni del progetto da sottoporre al cliente.

Come risultato ,ci siamo trovati immersi nelle profondità marine con la percezione di avanzare, con tanto di pesci e fondali che sfilano lateralmente e di fronte a noi, il tutto comandato da una potente scheda video per gestire il filmato realistico che gira in loop e illumina l’ambiente con i riflessi dell’acqua, impreziosito solo dai led colorati dei manometri e dalle lampade retrò dimerabili per regolare l’intensità della luce.
A completamento non sono mancati i tavolini effetto metallo, i divani trapuntati rossi e numerosi elementi decorativi realizzati a mano come il tavolo da carteggio, il casco da palombaro , i quadri e la tematizzazione di tutto ciò che presentava in precedenza l’ambiente ,compreso porte e muri, resi di metallo da effetti pittorici.